Grano monococco

Il nostro grano monococco cresce a 600m di quota, in piccoli appezzamenti immersi nei boschi, lontani da altre zone coltivate e abitazioni. Seguiamo metodi di agricoltura lieve e naturale, pratichiamo solo avvicendamenti colturali, senza concimazioni né trattamenti di alcun tipo. Curiamo in azienda ogni fase della lavorazione: semina, raccolta, decorticazione, selezione, confezionamento.

Il monococco (Triticum monococcum) è stato il primo grano coltivato, circa 12mila anni fa, quando nacque la civiltà agricola nell’area mediterranea. Venne preferito ad altri frumenti perché non disperdeva subito i suoi semi una volta giunto a maturazione e grazie a questa caratteristica consentì ai primi agricoltori di ottenere raccolti più abbondanti e sicuri. 

Nelle sue terre d’origine, tra Siria, Iraq e Palestina, il monococco cresce ancora spontaneo.

Rispetto agli altri grani è poco produttivo e i chicchi per essere consumati vanno liberati dalle tenaci glumelle che li rivestono, cioè della buccia esterna, troppo coriacea per il consumo. Per queste ragioni sin dall'epoca romana è stato considerato coltura marginale, soppiantata da altre varietà (ad esempio il farro), selezionate per aumentare la quantità dei raccolti, a scapito però delle qualità nutrizionali.

Il grano monococco si adatta a terreni poveri, non richiede concimazioni né trattamenti: è ideale in agricoltura biologica. Nel corso dei millenni, coltivato nei terreni più marginali, montuosi e poco fertili, dove altri grani più produttivi non riuscivano a crescere, ha conservato intatto il suo originario patrimonio genetico, elaborando un'elevata capacità di resistenza e un corredo di autodifese naturali, costituite da molecole che si rivelano di grande utilità anche per la salute umana. 

Rispetto agli altri grani presenta infatti un contenuto superiore di minerali, come zinco, magnesio e potassio, ed elevati livelli di antiossidanti: carotenoidi, dei quali la luteina raggiunge spesso il 90% del totale, e tocoferoli, associati alla riduzione del rischio di cancro, malattie cardiovascolari e all’abbassamento dei livelli di colesterolo LDL.

Contiene inoltre un maggior quantitativo di proteine, complete di tutti gli amminoacidi essenziali, compresa la lisina solitamente più concentrata nei legumi. Recenti studi avanzano l'ipotesi che il glutine del monococco sia meno tossico per le persone con intolleranze e svolga un’azione preventiva verso la celiachia. Inoltre, è stato dimostrato che il nostro organismo è in grado di digerire quasi completamente il glutine del monococco ma non quello dei grani moderni.  

Il monococco ci aiuta a star bene! Consumato integrale risulta facilmente digeribile, regola le funzioni intestinali e viene consigliato ai bambini sin dallo svezzamento per prevenire intolleranze al glutine.

La farina integrale di monococco è ottima per qualsiasi preparazione in cucina: pane, piadina, pizze, pasta.... E’ speciale per dolci e biscotti.

Cucinato in grani, il monococco è squisito e mantiene il suo bel colore dorato, ricco di caroteni. Si cucina come il riso, con una quantità doppia di acqua per circa un'ora, salando a piacimento, e si può impiegare proprio come il riso. Per prepararlo non è necessario alcun lavaggio né controllo preventivo, poichè è stato accuratamente selezionato.
La nostra pagina di ricette offre tante idee per cucinare il grano monococco, proposte anche da amici e clienti.

Per le confezioni impieghiamo sacchetti di carta, con eventuale finestrella in pellicola di biopolimero di amido di mais, totalmente degradabili e compostabili dopo aver rimosso le chiusure metalliche.

Vendiamo grano monococco in quattro diverse versioni: 

• chicco integrale (decorticato, non perlato; 
  
• chicco vestito (adatto per la germogliazione);
• farina, realmente integrale (cioè senza reintegrazione di crusca), macinata a pietra a lenta velocità; 
  
• pasta, prodotta con la nostra farina e acqua di sorgente (non clorata), trafilata al bronzo.